Ugo Piscopo, poeta, scrittore, studioso di letterature moderne comparate, traduttore, ha avuto/ha un’intensa attività anche nel teatro. Negli anni universitari ha composto due drammi, Rimbaud in Africa e La prima brutta notizia dal fronte, rimasti inediti. È stato quindi (1961-1963) critico teatrale per “Nostro Tempo” e altri periodici. A Tripoli di Libia, con i suoi alunni del Liceo ha preparato un adattamento e un allestimento dell’Aulularia di Plauto. Ha curato lo spaccato del teatro di Massimo Bontempelli nel II vol. del Teatro contemporaneo di Mario Verdone (Lucarini, poi Le Pagine, Roma). Nel 1994, ha pubblicato Maschere per l’Europa: Il teatro popolare a Napoli da Petito a Eduardo, che è il primo vol. di uno spaccato sui rapporti teatrali tra Napoli e l’Europa. Due sue pièces teatrali, Omaggio a Gramsci e Omaggio a Piedigrotta Cangiullo sono state portate in scena da Liberascenensamble di Renato Carpentieri, a partire dal 2003. La prima pièce, col titolo Gramsci, chi? è stata pubblicata in vol. da Plectica, Salerno 2013, ed è stata integralmente ristampata su “Ariel”, la Rivista di drammaturgia della Bulzoni, nel 2015. Ha scritto una trilogia comico-satirica, Le Campe al Castello (Plectica, Salerno 2011), Il Signor Padrone e il Misterioso Consigliori, (in “Ariel”, a. II, n. 3), La Bonifica. Ovvero Lit all’incanto (di imminente pubblicazione). Ha stampato di recente Omaggio a Piedigrotta Cangiullo, pref. di Walter Pedullà, postfaz. di Stelio M. Martini, Plectica, Salerno 2016.
Ugo Piscopo
Giovinezza in coturno
«Ugo Piscopo, in questo solido, nitido e pur complesso volume, non nega l’evidenza delle argomentazioni pirandelliane e, anzi, ne sviluppa le estreme conseguenze attraverso la dettagliata illustrazione delle condizioni storico-culturali generali, nazionali e europee, intrecciata con la disamina specifica dei movimenti e dei protagonisti italiani e, in particolare, napoletani, ‘entre deux guerres’. […] in appendice, […] Piscopo offre dei testi della rivista “IX Maggio”. Al di là della pur succosa ‘chicca’ documentaria, è rilevante la scoperta degli esordi littoriali di giovani intellettuali destinati a impegni rilevanti e, per alcuni, fondamentali, nella costituzione dei gruppi dirigenti della classe politica postbellica, democratica, repubblicana». (Rino Caputo)