Laura Giurdanella
Dall’altra sponda
Scrittrici mediterranee tra Africa ed Europa
Il volume prende avvio da due anniversari – il quarantesimo della nascita della ‘littérature beure’ e il trentesimo del primo episodio di scrittura femminile della migrazione in Italia – ed è nel solco di queste due fenomenologie letterarie – l’una d’espressione francese, l’altra italiana – che si inserisce. Da un lato, le scritture della migrazione, delle identità multiple, degli scontri interiori ed esteriori tra mondi e culture diverse e altre, muovendo dai Cultural Studies e dagli studi postcoloniali, fino a giungere agli studi imagologici in prospettiva interculturale, verso una Weltliteratur non più eurocentrica; dall’altro, le scritture femminili dell’esilio, della dislocazione, della soglia, della diversità. Tra gli «in-between spaces» privilegiati, lo spazio interstiziale del Mediterraneo, quale ‘mare tra le terre’, ‘continente condiviso’, ‘terra di mezzo’ di nome e di fatto, si offre a una nuova categoria critico-letteraria.
Portatrici di un nuovo paradigma identitario e letterario sono quattro voci della scrittura femminile, migrante, transnazionale e mediterranea del panorama francofono e italofono contemporaneo: Randa Ghazy con “Oggi forse non ammazzo nessuno” (2007), Saphia Azzeddine con “La Mecque-Phuket” (2010), Faïza Guène con “Un homme, ça ne pleure pas” (2014) e Rania Ibrahim con “Islam in Love” (2017).