AA.VV.
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A tavola con le parole
L’enogastronomia diventa una potente metafora della letteratura. Quando Calvino, in “Palomar”, descrive “Il museo dei formaggi”, fin dal titolo dichiara che sta parlando sì di formaggi, di cui dimostra una competenza sottile e appassionata; ma sta parlando anche di altro, di quella letteratura che ha l’ambizione di documentare ben più di “ogni forma di latticino pensabile”, ogni esperienza e sentimento e idea e fantasia dell’uomo, in un’ansia catalogatoria e combinatoria che esaurisca tutte le possibilità del reale. Introduzione di Valter Boggione. Contributi di Giannino Balbis, Marino Boaglio, Giorgio Bárberi Squarotti, Marco Berisso, Cristina Cordola, Lorenzo Coveri, Giorgio Fissore, Simona Morando, Bruno Quaranta, Franco Vazzoler.