Fiammetta D’Angelo è Docente di materie letterarie al Liceo e Dottore di Ricerca in Italianistica. Si occupa in particolare della letteratura italiana tra Cinquecento e Seicento, con saggi sulla tragicommedia pastorale di Gabriello Chiabrera, sul tema del Parnaso in Cesare Caporali, Giulio Cesare Cortese, Giambattista Basile, Giovan Vincenzo Imperiale, Traiano Boccalini; ha pubblicato contributi anche sull’estetica del tragico in Alessandro Manzoni, sulla figura ed opera di Clemente Rebora, con peculiare riferimento a suoi versi di guerra.
Fiammetta D’Angelo
IL PAESAGGIO DELL’UTOPIA
Tale studio intende proporre un iter attraverso il Viaggio di Parnaso di Cesare Caporali, per coglierne direzione e profondità, non da subito intuibili, se non dalla complessità di una tessitura, che è possibile definire con il termine di “manierista”. Il Parnaso caporaliano si situa in un ampio orizzonte storico e culturale. Tentare di individuarne i fili è impresa non agevole, quanto affascinante e indispensabile. Tale poemetto, che, sulle orme della dantesca Commedia, fa inoltrare il lettore in una selva di significati, indica, a chi vi si incammini con pazienza, con opportune soste, un canone poetico, artistico, filosofico, richiamato dalle opere, dalla presenza, “agente”, dei loro autori e dai protagonisti di un’età straordinaria come l’epoca che vive tra il Rinascimento e il Barocco. Né mancano lo sguardo al classico, agli Auctores latini e greci, in perfetto, ideale dialogo con la modernità; la presenza, sottesa, di un sapiente disegno filosofico e accademico, aspetti tutti che rendono il Viaggio di Parnaso di Caporali un modello per un genere felice nella letteratura italiana, spagnola ed europea dei secoli XVI e XVII.