Cristiana Cafini
A Cristiana
Cristiana Cafini (Teramo, 30 giugno 1968 – Roma, 2 ottobre 2011) si è iscritta alla facoltà di lettere e filosofia – dipartimento musica e spettacolo – dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e, contemporaneamente, all’accademia di costume e moda di Roma, conseguendo, col massimo dei voti, sia il diploma dell’accademia stessa (dopo avere discusso la tesi “l’influenza dell’oriente nel teatro musicale europeo di fine secolo”), sia la laurea in lettere e filosofia (dopo avere discusso la tesi “Immagini del Giappone nel Mikado di Gilbert & Sullivan”).
Appartengono al periodo degli studi universitari i disegni dei costumi di personaggi vari (della commedia dell’arte, dell’avaro e del misantropo di Molière, della vedova scaltra di Goldoni, della Tosca e della Boheme di Puccini, della Signora delle camelie di Dumas, dell’Anna Karenina di Tolstoi) nonché numerosi disegni e figurini di moda.
Successivamente, nell’attività professionale, Cristiana Cafini è stata assistente costumista per la ricerca iconografica di costumi riferiti alle seguenti produzioni: Lunga vita alla plastica di Giampaolo Conti (cortometraggio del 1997); MDC: Maschera Di Cera del regista Sergio Stivaletti (1997); De Reditu di Carlo Bondi (2003); Pontormo: un amore eretico di Giovanni Fago (2004) e ha curato il documentario Tutti i colori di una vita, dedicato a Tiziano Terzani e prodotto da rai 3, per la regia di Luciano Minerva, occupandosi della produzione del dossier Migrantes, in collaborazione col giornalista Giuseppe Rogolino (2005).
Ha svolto la propria attività anche presso alcuni atelier di Roma (in particolare per la creazione di abiti da sposa) e, in talune occasioni, nella predisposizione di costumi in spettacoli teatrali. nell’ultimo periodo ha svolto la propria collaborazione nella produzione televisiva in alcuni programmi della rai, in particolare, presso la redazione di Rai news24.
Il suo amore per l’arte, infine, ha avuto modo di manifestarsi concretamente attraverso vari dipinti e poesie.